martedì 13 maggio 2008

L'ORA DELLA VERITA'

Con la nomina dei sottosegretari, avvenuta nella giornata di ieri, è stata completata la formazione del nuovo governo (il Berlusconi IV), espressione della coalizione politica composta dal Popolo della Libertà, dalla Lega Nord e dal Movimento per l'Autonomia che ha conquistato la maggioranza relativa dei voti nelle elezioni politiche che si sono tenute lo scorso 13 e 14 aprile.

Le urne, lo ricordo, hanno consegnato alla coalizione di centrodestra una solida maggioranza in entrambe le Camere.
Questa è la ripartizione dei seggi:

Camera dei Deputati
Pdl - Lega Nord - MpA: 344
Pd - Idv: 246
Udc: 36
Svp: 2
Autonomie Liberté Démocratie: 1
Movimento Associativo Italiani all'Estero: 1

Senato della Repubblica
Pdl - Lega Nprd - Mpa: 174
Pd - Idv: 132
Udc: 3
Svp: 2
Svp Insieme per le autonomie: 2
Vallee d'Aoste: 1
Movimento Associativo Italiani all'Estero: 1

Si tratta di una situazione molto simile a quella del 2001, con la differenza che questa volta non fanno parte della maggioranza di governo l'Udc (a detta del Premier Berlusconi il partito che maggiormente esercitò veti, pressioni e ricatti politici, ostacolando e rallentando in molte occasioni l'operato del governo) e la componente più statalista e conservatrice di Alleanza Nazionale, confluita nel movimento La Destra di Francesco Storace.
Se a questo si aggiunge che in virtù dell'esito del voto (esclusione delle "estreme", ovvero Sinistra Arcobaleno e La Destra, dal Parlamento, assemblea che per la prima volta ospiterà un numero esiguo di partiti) molto probabilmente il governo si confronterà con un'opposizione non esclusivamente dedita all'ostruzionismo e potenzialmente collaborativa, non si può non concludere che la nuova maggioranza si troverà ad operare in condizioni estremamente favorevoli.

I problemi che affliggono il Paese sono gravi, ma la forza parlamentare e il diffuso consenso di cui gode il centrodestra lo rendono in grado di poter varare tutte le decisioni necessarie a migliorare e a modernizzare l'Italia, anche quelle più impopolari.
Questo esecutivo ha la forza per poter resistere ai ricatti esercitati dalle lobby e dalle corporazioni (banche, assicurazioni, ordini professionali, Confindustria, sindacati), sprecare questa opportunità sarebbe semplicemente folle ed irresponsabile.
La ricetta ai numerosi mali che paralizzano l'Italia, per un movimento (il Pdl) che nelle intenzioni si definisce liberale, non può essere che una: realizzare la tanto agognata (e sempre rimandata) rivoluzione liberale.

Questa volta non verranno ammesse scuse o giustificazioni.
E' arrivata l'ora della verità.


Nota personale: in seguito alla lettura di alcune argomentazioni espresse nei commenti al post all'interno del quale spiegavo per chi avrei votato e perché ho parzialmente modificato le mie intenzioni, votando per il Partito Liberale Italiano alla Camera e per il Popolo della Libertà al Senato.
Spero ardentemente che il nuovo governo non deluda le mie aspettative e che non mi costringa a pentirmi della mia decisione.

4 commenti:

IL LAICISTA ha detto...

Se governo e opposizione non riusciranno a fare le necessarie riforme , ora, con una situazione parlamentare e politica favorevole, penso che non si faranno per i prossimi venti anni.

In più Berlusconi ha finalmente un'occasione irripetibile per attuare il programma politico della coalizione.
Fine degli alibi.

Staremo a vedere.

Federico Zuliani ha detto...

Quoto, speriamo bene! Anke se la tanta Lega in Parlamento un po' mi preoccupa...spero ke i giusti provvedimenti su "lotta all'immigrazione" e "federalismo fiscale", loro cavalli di battaglia, facciano si ke nn combinino "guai" in altre cose importanti. Già il loro "amore" x Alitalia c'ha fatto pendere un po' troppo verso ipotesi stataliste/assistenzialiste, speriamo spazzate via dalla "cordata". Sennò io sono x il fallimento, altro ke Ferrovie dello Stato!

Anonimo ha detto...

per Illaicista:
"Se governo e opposizione non riusciranno a fare le necessarie riforme , ora, con una situazione parlamentare e politica favorevole, penso che non si faranno per i prossimi venti anni."

Perfettamente d'accordo.
Le riforme istituzionbali sono una necessità, e vanno necessariamente fatte assieme...
Spero che questo entri bene in testa a tutti quelli ossessionati dall'inciucio...
Non si tratta di bevero consociativismo al ribasso, ma di una dimostrazione di buon senso e di lungimiranza...
Si riuscirà mai a far capire a tutti quelli che vivono nella logica dell'odio verso il nemico e della contrapposizione a tutti i costi che se c'è qualcosa che si condivide con la controparte e che è utile per il Paese non realizzarla è stupido?

Anonimo ha detto...

per Fede:
Anche io temo la Lega...
Come sai non sono mai stato un loro fan, e il comportamento da luro assunto all'indomani del voto, ovvero il tentativo cannibalizzare ogni poltrona disponibile alzando continuamente il tiro non mi è affatto piaciuto e non promette niente di buono...
Spero che il risultato estremamente
positivo che hanno ottenuto in termini di voti non faccia perdere loro la testa e che si comportino in modo responsabile...

Su Alitalia e sull'ipotesi di un suo acquisto da parte delle Ferrovie è superfluo dire come la penso!:-)