venerdì 29 maggio 2015

THE END (?)

Nella vita c'è una stagione per ogni cosa, e la stagione di questo blog è terminata da molto.

Il bosco dei 100 acri (un nome terribile per un blog che originariamente aveva l'ambizione di occuparsi in primis di politica, ne sono sempre stato consapevole) è nato nell'aprile del 2007 sotto il segno dell'entusiasmo. Anche se dalla pubblicazione del primo post ad oggi sono trascorsi otto anni nei fatti, dopo il suo primo biennio di vita, il blog ha subito una metamorfosi piuttosto evidente. I post pubblicati si sono fatti via via sempre più rari, intervallati da lunghissimi periodi di inattività,  e il loro contenuto trasudava sempre meno coinvolgimento da parte di chi li scriveva. 

Purtroppo la mia passione è andata scemando, e si è trattato di un processo irreversibile.

Il fatto che l'ultima cosa pubblicata risalga ormai a quasi tre anni fa è piuttosto ironico e paradossale, dato che se c'era una cosa che mi infastidiva all'interno della blogsfera sono sempre stati i blog lasciati morire  senza un adeguato commiato ai lettori (pochi o tanti, fedeli o occasionali che fossero).

Non so perché io non abbia mai voluto ufficializzare la fine di questa esperienza. Non credo sia unicamente imputabile alla pigrizia. Forse inconsciamente ritenevo giusto contemplare la possibilità che un giorno il sacro fuoco del blogger mi avrebbe nuovamente pervaso.

La verità è che Il bosco dei 100 acri è figlio di un contesto che non esiste più. Una testata giornalistica o una rivista sono in grado di mutare forma e di sopravvivere all'avvicendarsi  dei direttori e delle redazioni, ma un blog invece è strettamente legato agli umori e alle vicende personali del suo autore.

E la mia vita attuale, le mie passioni e i miei interessi sono troppo diversi rispetto ad otto anni fa per far sì che io mi senta ancora in empatia con questo luogo virtuale. Per quel che concerne alcune tematiche sono le mie idee stesse ad essere mutate (rileggendomi mi riesce difficile o addirittura impossibile riconoscermi ancora all'interno di determinate posizioni assunte in passato).

Non escludo che io non possa nuovamente avvertire l'esigenza di dare sfogo alla mia voglia di scrittura e di condivisione dei miei pensieri ma la logica suggerisce che eventualmente ciò non potrà che avvenire in luoghi e forse anche in forme differenti.

Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno commentato o semplicemente letto un mio post, indipendentemente dal giudizio maturato nei riguardi di ciò che ho scritto.

E ora cali il sipario.

martedì 24 luglio 2012

MA IL VERO PROBLEMA E' L'APATIA?

La crisi sembra proprio non voler passare e la situazione, invece che fornire qualche elemento confortante e dare timidi segnali di speranza, sembra precipitare in modo continuo e inarrestabile continuando a mietere vittime, alcune delle quali eccellenti.

E' notizia di ieri infatti che l'agenzia di rating Moody's ha rivisto l'outlook del Lussemburgo, dell'Olanda e soprattutto della Germania, outlook che da stabile è passato a negativo.
Il contesto sociale dei Stati che fanno parte dell'Eurozona è incandescente, e ha generato veementi proteste e manifestazioni di piazza in vari Paesi, come ad esempio in Spagna.

mercoledì 4 luglio 2012

IL SENATO BOCCIA IL PRESIDENZIALISMO. SICURI CHE SIA UNA BUONA COSA E CHI SIA MEGLIO PARLARE D'ALTRO?

3 luglio 2012. Roma. Con 13 voti favorevoli, 12 contrari e un astenuto la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha respinto l'emendamento sul Presidenzialismo proposto dal Pdl.
La possibilità di realizzare una riforma istituzionale che andasse a modificare la forma di governo attualmente in vigore in Italia (ovvero la repubblica parlamentare) era tornata prepotentemente al centro del dibattito pubblico il 25 maggio scorso, dopo essere stata ventilata da Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa tenuta assieme al segretario del Pdl Angelino Alfano, che aveva poi specificato che il modello di riferimento era quello francese (motivo per il quale sarebbe più corretto parlare di Semipresidenzialismo invece che di Presidenzialismo, nonostante il termine utilizzato dalla maggioranza dei mezzi di informazione sia stato quest'ultimo).
La proposta avanzata da Berlusconi e sostenuta dal Pdl è stata immediatamente bollata da molti commentatori come una boutade propagandistica, utile solamente a distogliere l'attenzione dai problemi interni del partito, problemi acuiti dalle pessime performances elettorali fatte registrare alle ultime elezioni amministrative.

lunedì 2 luglio 2012

DAVIDE NON BATTE GOLIA. LA SPAGNA SI RICONFERMA MERITATAMENTE CAMPIONE D'EUROPA

Domenica 1 luglio 2012. In Ucraina, nella splendida cornice dello Stadio Olimpico di Kiev, si consuma il trionfo della Spagna, che dopo aver vinto una finale il cui esito non è mai stato realmente in discussione si riconferma Campione d'Europa bissando la vittoria del 2008 e inanellando uno storica tripletta che comprende anche il titolo di nazionale Campione del Mondo ottenuto due anni fa in Sudafrica.
Nessuna sorpresa dell'ultima ora, le formazioni sono quelle annunciate alla vigilia. Sul fronte azzurro l'unica novità rispetto alla vittoriosa semifinale contro la Germania è il rientro di Abate sulla fascia destra al posto di Balzaretti.

Nonostante prima del match il ct iberico Vicente Del Bosque abbia dichiarato che l'Italia è stata la squadra che più ha messo in difficoltà le Furie Rosse (nella prima giornata del gruppo C, partita che si era conclusa 1 a 1) il copione dell'atto conclusivo di Euro 2012 è ben diverso, con la Spagna che sin dalle prime battute dà l'idea di essere padrona del campo.

venerdì 29 giugno 2012

L'IMMAGINAZIONE AL POTERE: L'ITALIA BATTE LA GERMANIA ED E' IN FINALE

Varsavia. Stadion Norodowy. L'Italia di Cesare Prandelli non smette di stupire e, sovvertendo ogni ragionevole pronostico, elimina con pieno merito quella che prima di ieri sera era considerata la squadra favorita per la vittoria finale, oltre che quella che aveva fin qui espresso il gioco migliore.

Lo fa vincendo per 2 a 1 una partita dominata per larghi tratti.

Nessuna sorpresa dell'ultima ora. Dopo il turnover operato nel quarto di finale contro la Grecia il ct tedesco Loew torna alla formazione tipo con il bomber Mario Gomez che rileva il laziale Miroslav Klose riprendendo il suo posto al centro dell'attacco, mentre Cesare Prandelli conferma ancora una volta il 4-3-1-2 apportando delle modifiche al reparto arretrato (con Barzagli e Bonucci coppia centrale, Chiellini a sinistra e Balzaretti dirottato a destra) a causa della contemporanea assenza di Ignazio Abate e di Cristian Maggio.
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sabato 16 giugno 2012

DICHIARAZIONI ILLUMINANTI (2). LA RIVOLUZIONE LIBERALE NON S'HA PIU' DA FARE.

«Quando sento sbandierare nel dibattito interno al Pdl la necessità di rilanciare la rivoluzione liberale del '94, nel momento in cui mai come oggi si è manifestata l'irrazionalità di un mercato senza regole e senza efficaci autorità politiche, e quando vedo alzare la bandiera di una supposta posizione laica contrapposta a quella religiosa, quando tutta la nostra storia (sia di Forza Italia che del Pdl) e tutte le istanze culturali e spirituali più avvertite oggi convergono verso una comprensione fra laici non credenti e laici credenti, provo un profondo sentimento di disagio e di scoramento.»
(Sandro Bondi, Senatore ed ex coordinatore nazionale del Popolo della Libertà, 13 giugno 2012)


Dopo le considerazioni fatte su Futuro e libertà per l'Italia (Fli) il quesito sorge spontaneo: ma tra le  forze politiche che hanno una dimensione di una qualche rilevanza c'è qualcuno che la desidera realmente la cosiddetta "rivoluzione liberale"?
Ovviamente si tratta di una domanda retorica la cui risposta è ben nota.

Purtroppo.