«Quando sento sbandierare nel dibattito interno al Pdl la necessità di rilanciare la rivoluzione liberale del '94, nel momento in cui mai come oggi si è manifestata l'irrazionalità di un mercato senza regole e senza efficaci autorità politiche, e quando vedo alzare la bandiera di una supposta posizione laica contrapposta a quella religiosa, quando tutta la nostra storia (sia di Forza Italia che del Pdl) e tutte le istanze culturali e spirituali più avvertite oggi convergono verso una comprensione fra laici non credenti e laici credenti, provo un profondo sentimento di disagio e di scoramento.»
(Sandro Bondi, Senatore ed ex coordinatore nazionale del Popolo della Libertà, 13 giugno 2012)
Dopo le considerazioni fatte su Futuro e libertà per l'Italia (Fli) il quesito sorge spontaneo: ma tra le forze politiche che hanno una dimensione di una qualche rilevanza c'è qualcuno che la desidera realmente la cosiddetta "rivoluzione liberale"?
Ovviamente si tratta di una domanda retorica la cui risposta è ben nota.
Purtroppo.
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