lunedì 15 ottobre 2007

COMUNISMO, FASCISMO E LIBERALISMO

Navigando nella blogsfera è abbastanza frequente imbattersi in accese polemiche fra liberali e libertari che sostengono il centrodestra e persone di estrema destra (il blog di Vandea Italiana ne è un esempio).
I liberali e i libertari accusano chi difende il fascismo di essere un socialista di destra, mentre questi ultimi sostengono che i liberali e i libertari non possono militare all’interno del centrodestra perché sarebbero culturalmente incompatibili con esso, soprattutto in virtù delle loro posizioni riguardo i temi etici.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
La scienza politica distingue i regimi democratici da quelli non democratici e divide questi ultimi in regimi totalitari e regimi autoritari.
I regimi totalitari sono regimi nei quali vigono le seguenti caratteristiche:
-assenza di pluralismo (subordinazione di tutti gli altri possibili attori –militari, burocrazia, Chiesa- al partito unico);
-esistenza di un’ideologia ufficiale articolata e precisamente definita;
-mobilitazione frequente imposta dall’alto, allo scopo di cancellare i confini tra privato e pubblico;
-un piccolo gruppo o un leader al vertice del partito unico;
-limiti non prevedibili al potere del leader e alla comminazione di sanzioni (il leader esercita il potere in modo assolutamente arbitrario e ricorre al “terrore”).
I regimi autoritari “sono sistemi politici con un pluralismo politico limitato e non responsabile, senza una elaborata ed articolata ideologia-guida ma con mentalità caratteristiche, senza mobilitazione politica estesa o intensa tranne che in alcuni momenti del suo sviluppo e con un leader o a volte un piccolo gruppo esercita il potere entro limiti mal definiti sul piano formale ma in realtà abbastanza prevedibili” (Juan Linz, 1964).
A differenza di quanto avviene in un regime autoritario, il potere del leader non è mai completamente arbitrario, perché creerebbe troppi contraccolpi sia nel ristretto circolo dei suoi collaboratori (che gli resisterebbero) sia nella configurazione delle organizzazioni che operano all’interno del pluralismo limitato che si sentirebbero minacciate nella loro pur ristretta autonomia.
Esempi di regimi totalitari sono l’Unione Sovietica e la Germania nazista.
Esempi di regimi autoritari sono l’Italia fascista (i gruppi che avevano un certo margine di autonomia e con i quali il fascismo non potendoli sottomettere completamente fu costretto ad accordarsi erano la monarchia, le forze armate, la burocrazia, la Chiesa cattolica, gli industriali e gli agrari), la Spagna franchista ed il Portogallo di Salazar.
Da un punto di vista squisitamente “tecnico” fascismo e comunismo sono effettivamente due cose diverse.
Ma il punto non è questo.
Mi rendo conto che persone che sostengono ideologie politiche che si sono combattute, non solo verbalmente ma anche attraverso duri e violenti scontri tra i propri militanti che si sono susseguiti nel corso dei decenni, possano trovare offensivo un accostamento tra il comunismo ed il fascismo.
Si potrebbero sottolineare alcune analogie tra militanti di estrema destra e di estrema sinistra, come ad esempio l’avversione nei confronti della globalizzazione, un diffuso antiamericanismo (anche se per ragioni diverse) e un pregiudizio nei confronti dello Stato di Israele, ma si potrebbe ribattere che sul piano dei temi etici anche tra liberali e sinistra ci possono essere convergenze.
Il punto centrale della questione è lo statalismo.
Militanti di destra che hanno un giudizio non negativo del fascismo e comunisti hanno in comune la concezione di uno Stato forte che deve intervenire in un gran numero di aspetti della vita dei cittadini per regolarla; differiscono per quanto riguarda le idee sul contenuto degli interventi operati dallo Stato, ma non sul principio che vede la presenza di uno Stato intervista come un fatto positivo.
Certo, il fascismo al suo interno (soprattutto inizialmente) aveva varie anime, ma è difficile negare il carattere fortemente statalista del regime che si è concretamente affermato (le corporazioni legalmente riconosciute ed elevate a componente istituzionale, la creazione dell’Iri ed il controllo statale delle imprese, i sussidi, gli interventi nel settore del welfare) non fosse fortemente statalista.
I liberali, avendo come obiettivo uno Stato che abbia funzioni minime (e ancor di più i libertari, che combattono l’idea stessa di Stato) ovviamente non possono che dissentire da questa impostazione,e criticano indifferentemente ogni tipo di statalismo (a prescindere – lo ripeto- dal carattere dei suoi interventi).
E sono pienamente legittimati a militare nel centro destra, in virtù di una visione comune con i conservatori per quanto riguarda la politica economica e la politica estera, conducendo una battaglia per una modernizzazione culturale di questo schieramento per quello che riguarda le cosiddette questioni “eticamente sensibili” che possa portare a compromessi proficui e positivi come quelli rappresentati da Nicolas Sarkozy in Francia o da Rudolph Giuliani negli Stati Uniti.
"Scomuniche" nei loro confronti mi sembrano decisamente fuori luogo.

19 commenti:

Unknown ha detto...

Gohan, non posso che essere completamente d'accordo, ma d'altronde temo di essere da sempre molto, molto vicino alla socmunica ;)

Massimo ha detto...

Credo tu faccia un errore, concentrando la tua attenzione sotto il profilo eonomicista. La politica non può avere il suo alfa ed omoega nell'economia, anzi io ritengo di sostenere la superiorità della politica sull'economia. E nella politica una parte rilevante è l'aspetto etico dello stato, quindi quale tipo di società, quale progetto di sviluppo si persegue. Oggi un crinale che ci divide dai liberallibertari è tutta quella variegata pretesa che va sotto il nome di "diritti civili". E parlo della liberalizzazione della droga, del riconoscimento giuridico (da parte dle tanto vituperato stato) dell'omosessualità, della concezione delle pene per cui viene a prevalere l'aspetto (difficilmente) rieducativo, a scapito di quello punitivo e di sicurezza per i cittadini onesti.
Non ultimo lo stato. Lo stato forte non è statalismo, è uno stato che è garante delle regole civili e della libertà dei singoli cittadini e ci unioamo nello stato, in un contatto, proprio per dare maggior forza alla nostra libertà.
Consentimi infine un'ultima chiosa. Il Fascismo è terminato (a mio modo di vedere) il 10 giugno 1940 (altri metteno come data il 25 luglio 1943, altri ancora il 1938, ma non è questo il punto). Il Fascismo è una storia conclusa. Il comunismo, come vediamo dalle notizie odierne in Birmania e in Cina è internazionalismo (una globalizzazione ante litteram ?) è ancora, purtroppo vivo. E vive nello stesso nome di alcuni partiti in Italia.
Ho scritto anch'io su questo tema e mi permetto di ribadire che Conservatori e Liberali in Italia sono costretti a stare insieme a causa del fattore "k" (per comunismo) e perchè i socialisti in Italia si sono suicidati con le loro stesse mani sin dal fronte popolare del 1948 (Craxi non c'entra ...).
Eliminando il fattore "k" Conservatori e Liberali sono destinati a copmbattere su parti opposte della barricata.
Chiedo scusa per la lungheza dell'intervento.

Anonimo ha detto...

Ho letto il post un po' di fretta e chiedo venia in anticipo per eventuali errori.
I punti di contatto tra la destra sociale e la sinistra più o meno radicale sono molto ben definiti: antiamericanismo, anticapitalismo, "antisionismo", diffidenza verso il mercato, convinzione che lo stato debba assolvere a compiti che vanno oltre la sicurezza ed il rispetto delle regole, l'amore dichiarato verso lo stato sociale.
tu lo dichiari correttamente e sono sempre più gli analisti che fanno notare come bertinotti e storace spogliati dalle ideologie sostengano gli stessi temi.

La questione "etica" posta dalla sinistra e dai liberali non hanno invece nessun punto in comune.
Un liberale è convinto che le questioni etiche non possono stare nelle fondamenta di un "partito" lasciando la questione alle singole sensibilità personali ed in ogni caso si orientano secondo un concetto elementare che può essere così riassunto "se il soddisfare un bisogno non comporta il danneggiamento diell'"altro" o la limitazione dell'altrui libertà/volontà non c'è motivo di vietarla". [questo è il presupposto secondo il quale l'aborto è un rompicapo terribile per qualisasi liberale che non voglia essere un liblab]
La sinistra invece presuppone che esistano "utopici diritti" che debbano essere soddisfatti attraverso l'intervento statale violando (come prima violenza di una lunga serie) la libertà economica del cittadino attraverso l'imposizione di tasse volte a finanziare quello che per qualcuno è un reato. [questo è il motivo per il quale pacs, stanza del buco e compagnia bella sono inaccettabili per un liberale].

La sinistra in questa fase si comporta ancora come la destra sociale...


Ciao!

Anonimo ha detto...

Daccordo con Robinik
Non daccordo, ovviamente con Massimo / Mons
Secondo i liberali / libertari proprietaristici, lo Stato non deve in alcun caso interessarsi di Etica.
Lo stato Etico è aborrito come uno dei mali peggiori.
Dopo però dello Stato ladro.
Perché il primato dell'economia sul resto Mons, è ampiamente dimostrato da Mises. Quando si dimostra che non c'è libertà senza libertà economica, si mette per forza in primo piano l'economia rispetto al resto.
Fare una politica "superiore" all'economia, è fare un regime totalitario.

Orso von Hobantal ha detto...

I liberalilibertari non ti obbligano a credere in quello che credono loro, non ti obbligano ad avere gli stessi loro comportamenti di specchiata virtù. In una parola, non sono fascisti.
Un liberale non è obbligatoriamente un relativista etico, anzi la stragrande maggioranza che conosco non lo sono. A me sembrano anni che leggo (tra l'altro su blog come quelli di Robinik e Liberty Soldier) e ripeto queste robe, ma certa gente, come i fascisti, non vuole proprio capire.

Anonimo ha detto...

per John Christian Falkenberg:
a chi lo dici!:-)
Da militante del centrodestra ammetto che la situazione attuale è scoraggiante,ma bisogna tenere duro...
Sono convinto (o perlomeno lo spero vivamente) che l'elezione di personalità come Sarkozy o Giuliani in schieramenti conservatori ci possa dare una mano...
E se così non fosse tra un paio di anni mollo tutto e mi trasferisco!:-)

Anonimo ha detto...

per Massimo:
concordo con la risposta che ti ha dato LibertyFighter.
L'economia riveste un ruolo assai importante.
E' storicamente dimostrato che i rregimi non democratici cominciano a vacillare quando inizia a farsi largo la libertà economica,perchè quando essa si afferma inevitabilmente porta con sè anche la richiesta di tutte le altre libertà fondamentali; direi che ad es. vista l'impraticabilità di un intervento armato contro la Cina le uniche speranze di democratizzazione per quel Paese sono legate allo sviluppo sempre maggiore dell'economia di mercato.
Personalmente non mi piace il concetto di contratto sociale (perchè dovrei essere vincolato ad un contratto che non ho deciso io di sottoscrivere liberamente?),trovo molto più convincente il principio secondo il quale lo Stato deve limitarsi a svolgere i compiti fondamentali (mantenimento dell'ordine pubblico e difesa dalle aggressioni esterne) e lasciare libertà di scelta ai cittadini in ogni ambito in cui una scelta individuale non leda i diritti di una terza persona.
Se siamo concordi nel dire che ogni individuo nasce libero e che questa libertà va difesa e preservata (principio di non aggressione) è ovvio che il concetto di libertà va difeso in blocco,non si possono scindere i vari tipi di libertà.

Anonimo ha detto...

per Massimo (2):
Qualche puntualizzazione...
-Leggi e certezza della pena: a mio avviso la situazione attuale è determinata dallo statalismo,ovvero uno Stato che volendo regolare ogni aspetto o quasi della vita dei cittadini legifera in modo abnorme e confuso,producendo un caos legislativo nel quale è difficile muoversi e che causa i malfunzionamenti e le storture che purtroppo tutti conosciamo.
I liberali invece vogliono una legislazione ridotta all'osso,ma quelle poche leggi,chiare e che vengono fatte ripettare.
-unioni civili: ovviamente da liberale (e qui rispondo anche a Robinik) mi batto per il rispetto dei diritti negativi,non per l'affermazione dei diritti positivi...
Tradotto: no ad istituti che comportino sovvenzioni e contributi da parte dello Stato,sì alla possibilità di accordarsi privatamente come meglio si crede...
-rapporto conservatori-liberali:
"Eliminando il fattore "k" Conservatori e Liberali sono destinati a copmbattere su parti opposte della barricata."
Sono perfettamente daccordo.
Infatti prima dell'avvento dei movimenti socialisti la contrapposizione era appunto tra conservatori e liberali.
Ma in virtù dell'alleanza di cui parli è necessario giungere a dei compromessi...
E siccome non la ritengo un'utopia ho indicato esempi concreti di compromessi secondo me riusciti tra conservatori e liberali,come Sarkozy e Giuliani.

Non devi scusarti per la lunghezza del tuo intervento,come vedi io sono molto meno sintetico di te!:-)

Anonimo ha detto...

per Robinik:
ciao e benvenuto sul mio blog!
Sono pienamente daccordo con la tua analisi...
Solo in apparenza liberali e sinistra convergono sulle cosiddette questione eticamente sensibili,ma in realtà la loro concezione di "laicità" è estremamente diversa,come ho avuto modo di scrivere in più circostanze.
Quando nel post ho parlato di convergenze tra liberali e sinistra l'ho fatto immedisimandomi nella prospettiva di una persona di estrema destra,riportando una delle principali argomentazioni che vengono usate per bollare i liberali e i libertari come "abusivi" o peggio ancora "infiltrati" all'interno di una coalizione che si definisce di centrodestra.

Anonimo ha detto...

per Orso Van Hobantal:
ciao e benvenuto anche a te!
"I liberalilibertari non ti obbligano a credere in quello che credono loro, non ti obbligano ad avere gli stessi loro comportamenti di specchiata virtù"
Inappuntabile.
E' esattamente così.

"Un liberale non è obbligatoriamente un relativista etico, anzi la stragrande maggioranza che conosco non lo sono."
Infatti.
Personalmente sono contrario all'aborto e all'uso di qualunque tipo di droga,ma siccome non ho la pretesa di voler imporre la mia visione al resto dell'umanità non vieterei l'aborto per legge e sono antiproibizionista.

per LibertyFighter:
bentornato da queste parti!
Come ho gia detto rispondendo a Massimo\Monsoreau sono completamente daccordo con quanto hai scritto.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Finalmente qualcuno che affronta il problema con toni abbastanza pacati.Tant'è che dedicherò prossimamente un Post di risposta; avvertendoti, però. Correttezza avrebbe voluto che, citandomi, avresti dovuto farmi un cenno.
Subito qualche correzione:io mi sento di Destra, non di Estrema Destra; ho sempre lasciato la porta aperta ai VERI liberali e non a certi paperotti che parlano senza sapere nulla delle mie posizioni, ma anche del gran contenitore che ospita quella che viene definita "Feccia", e che magari disdegna le Manifestazioni di Piazza forse per non trovarsi davanti un rosso vero...E che parlano delle solite tiritere, ben sapendo che gente come me e Massimo siamo filoamericani e non ostili ad Israele.Se avesse conoscenze della Storia del MSI, magari leggendo qualche libro che non tratti solo di Economia, ma di Storia, Filosofia o Poltica, o se avesse militato invece di starsene a pontificare, beh, eviterebbe di dire cose altamente inesatte.

Detta questa premessa, non riferita al padrone di casa, vorrei porre l'accento che la frattura in atto non è, da parte mia verso i Liberali in toto: spesso, e non solo io, ho citato Sogno e Malagodi. Ma verso chi ostinatamente vede Fascisti dappertutto, avallando la vulgata rossa dell' antifascismo militante, e ponendosi automaticamente sullo stesso piano.O verso chi, mancando di vocabolario, s'aggrappa solo ad insulti e parolacce.

Ti farò sapere la mia risposta: io alle persone civili ed educate, rispondo sempre. Agli altri, Non Porgo l' Altra Guancia...

Anonimo ha detto...

per Starsandbars/Vandeaitaliana:
hai ragione nel dire che la correttzza impone di avvertirti,ma avendo intenzione di scrivere anche un post sull'eutanasia (che è l'argomento che ha innescato la polemica con i libertari,che hai citato nel tuo pezzo nel quale parlavi della vicenda di Gian Piero Steccato) volevo aspettare per affrontare la discussione in modo completo...
Comunque anche io non ho nessun problema a discutere in modo civile ed educato con chi la pensa diversamente da me,aspetto la tua risposta...

Qualche precisazione:
Ho utilizzato l'espressione estrema destra per designare quel segmento di elettorato che fa riferimento a partiti come Forza Nuova,Fiamma Tricolore,Fronte Nazionale,Azione Sociale o il neonato La Destra di Storace,che esprimono posizioni oggettivamente diverse da quelle espresse da Alleanza Nazionale...

Ovviamente quando parlo di antiamericanismo e avversione nei confronti di Israele non intendo lanciare un attacco personale nei confronti di qualcuno...
Mi riferisco ad opinioni diffuse e -per quella che è la mia esperienza personale- maggioritarie in quel segmento di eletttorato...

A titolo esemplificativo:
Nel 2004 ho avuto modo di assistere ad un dibattito di Azione Giovani (i militanti di quel circolo facevano in maggioranza riferimento alla corrente Destra sociale di Alemanno e Storace) nel qule si criticavano pesantemente Israele e gli Usa,e nel quale uno degli oratori era un'esponente della Destra sociale che si chiama Elena Donazzan (che adesso è nel Consiglio Regionale del Veneto,forse è anche assessore regionale,non ricordo con certezza) che nel 2003 prima dello scoppio della guerra era stata in Iraq assieme ad una delegazione che era andata là per manifestare solidarietà a Saddam Hussein...

Anonimo ha detto...

Condivido quanto hai scritto, già quindici anni fa ritenevo ci fossero molti punti di contatto tra Pino Rauti e Bertinotti, figurati se non concordo...

Quanto alla laicità.
A me pare che la laicità, quali che siano le differenze su questo punto tra destra e sinistra, implichi comunque la difesa della libertà individuale (nei soliti limiti...), sia che questa avvenga con l'intervento dello Stato, che senza.

Attualmente la destra e la sinistra difendono posizioni illiberali: è lo Sato che decide cosa è una persona e cosa un embrione, è lo Stato che decide della scientificità delle teorie scientifiche (darwinismo)e naturalmente gli esempi potrebbero continuare.

Anch'io ho dei dubbi sull'aborto, ma come sappiamo è una legge che cerca di mediare tra i diritti della donna di decidere del proprio corpo e della propria vita, e quelli del feto.
Ma nonostante la legge permetta l'interruzione di gravidanza, il numero degli aborti continua a diminuire, e le donne non muoiono più, se non in rarissimi casi.
Ma, nonostante i miei dubbi, anch'io non imporrei mai ad una donna di portare a termine una gravidanza indesiderata.
Ottimo post

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Anch'io ti riporto la mia risposta:


Come hai visto, non mi riferivo certo a te. Ho altre volte discusso civilmente con altri della tua area, ribadendo che noi,intendo dire quelli definiti feccia, non hanno nulla contro i "VERI" Liberali, che possono trovare tranquillamente posto sia in TQV che nella CdL, perchè l' importante, credo, è mandare via Prodi. Al contrario non trovo ( e questo fin da subito)che vi possa stare, in TQV, chi faccia uso dell' insulto, dell' attacco personale, dell' odio anticlericale. Ho sempre pensato che essere di Destra significhi essere differenti in tutto e per tutto dalla sinistra, maestra di questi generi.
Dopo questa premessa.
Vero è che hai scritto che il mio blog è di Estrema Destra, considerando AN punto di riferimento per la destra. Ma AN punta ormai al Centro, e confluirà nel PPE. E dunque, mi sento proprio di Destra, per una Grande Destra mi sono sempre battuto, che raccolga uno schieramento amplissimo, compreso Lega, Autonomie Varie, anche Meridionali, LiberalNazionali , senza steccati o paletti anche verso formazioni di Estrema Destra come Forza Nuova, con l' esclusione del solo FN di Tilgher, decisamente su posizioni di Sinistra Nazionale.

E proprio l'inclusione di Forza Nuova nella Grande Destra ne limiterebbe gli estremismi. Forse questo ti parrà una bestemmia, ma per me non è che ghettizzando si risolvano i problemi. Infine includere la Destra di Storace, alla quale ho aderito, di estrema Destra, è un grosso errore politico. e basterebbe leggersi il suo blog, ogni tanto.

Quanto all' antiamericanismo ed all' antisionismo, non mi riferivo a te, ma alle parole di Robinik, chiaramente.

Si può tranquillamente essere critici verso gli Stati Uniti, riallacciandosi al pensiero di Richard Weaver, padre del LiberalismoNazionale americano (non per niente il mio secondo, e più vecchio, Nick è Starsandbars), ma esserne alleato:mentre c'è chi si divertiva al PC in insulti e reprimende antifasciste, rivendico da sempre con orgoglio di essere stato l' UNICO di Tocqueville presente, con l' intera Mia Famiglia, a New York l' 11 Settembre 2006 per i 5 anni della Strage. Ed al tempo stesso mi sento di condannare in toto presidenze liberticide come quelle di Lincoln, scellerate come quelle di Wilson e comuniste come quelle di Roosevelt.


Quello che aggiungi nell' ultima parte del discorso è la conferma del malessere presente in Alleanza Nazionale grazie al sig. Fini, che in facciata usa un metodo, e poi sotto sotto...

Io stesso vidi parecchie Celtiche portate dai gruppi di AN il 2 Dicembre , mentre neanche mezza da quelli di FT.
Ma le posizioni antiamericane ed antisioniste nel MSI sono sempre state minoritarie, come ben raccontate da parecchi libri:da Fascisti Immaginari di Lanna e C.; a La Destra e gli Ebrei, di Gianni Scipione Rossi; a Neofascisti ! e La Fiamma e la Celtica, entrambi di Nicola Rao.


Ma paperelle e giovanitristi, questi libri gli fan schifo...



Ti farò sapere...

Anonimo ha detto...

per Illaicista:
grazie per i complimenti,troppo buono!:-)

riguardo il tema dei diritti civili:
i liberali ritengono che ogni individuo goda di una sfera privata che non può essere scalfita da nessuno,nè da altre persone,nè dallo Stato,all'interno della quale può esercitare le proprie libertà fondamentali (diritti negativi).
Ovviamente leggi che restringono la libertà di scelta proibendo determinati comportamenti laddove una scelta individuale non lede i diritti di terze persone sono considerate liberticide ed infatti i liberali le combattono.
Il fatto è che una parte della sinistra ritiene che certi diritti vadano promossi attivamente dello Stato (diritti positivi) e che per realizzarli esso abbia il diritto di utilizare un'imposizione fiscale di tipo predatorio (ed in questo modo i cittadini subiscono un danno doppio,perchè devono finanziare con le loro tasse servizi etremamente costosi e poi come risultato usufruiscono di servizi scadenti,perchè come sappiamo tutti lo Stato nell'erogazione dei servizi è molto più inefficiente rispetto al privato).
Unioni civili: un liberale ovviamente è favorevole al riconoscimento di diritti dei conviventi (indipendentemente dal loro orientamento sessuale),ma è molto scettico di fronte a disegni di legge che prevedono l'erogazione da parte dello Stato di assegni familiari e contributi,perchè per finanziarli occorre "aggredire" fiscalmente i cittadini.
Mi si potrebbe obiettare che le famiglie "normali" usufruiscono di questi benefici.
Infatti secondo molti liberali andrebbero tolti a tutti.
E non perchè siano insensibili o cattivi,ma perchè in una società autenticamente liberista e liberale ad es. i lavoratori dipendenti non vedrebbero metà del loro stipendio andarsene in tasse (per pagre,come detto,servizi il cui rarpporto costo\qualità è totalmente sproporzionato),e con uno stipendio assai più robusto non sarebbero costretti a dipendere dall'assistenzialismo statale...

Anonimo ha detto...

per Vandea Italiana:
riassumendo il senso del mio post era il seguente...
Fascismo e comunismo sono "tecnicamente" due cose diverse (uno va incluso nella casella dei regimi autoritari,l'altro in quella dei regimi totalitari),prevedono interventi natura statale di contenuto differente ma in comune hanno la concezione di uno Stato forte che intervieni in molti aspetti della vita dei cittadini (per quanto riguarda il fascismo nel mio post citavo la creazione dell'Iri con il conseguente controllo statale di molte imprese,il riconoscimento delle corporazioni elevate a componente istituzionale,i sussidi,i pesanti interventi nel settore del welfare).
E che i liberali (che invece teorizzano la necessità di uno Stato con funzioni minime) e i libertari (che auspicano una società senza Stato completamente basata sui principi del libero mercato) criticano indifferentemente ogni tipo di statalismo,a prescindere da chi lo attua.
Questo per cercare di spiegare un accostamento che come ho detto può risultare offensivo per militanti di gruppi che si sono combattuti -verbalmente e fisicamente- per decenni.

Ho utilizzato l'espressione "estrema destra" per differenziare le posizioni di partiti che si richiamano al fascismo dalla destra rappresentata dai conservatori (che invece ha assorbito i principi del liberismo e che in ambito economico
ha posizioni molto vicine a quelle dei liberali).
Per fare un esempio:
secondo me il gollismo è destra,ed è una cultura politica oggettivamente diversa da quella rappresentata dal Fronte Nazionale di Le Pen,che per comodità chiamo "estrma destra".
Esempi di partiti di estrema destra
sono il Front National di Le Pen,il BZO (il partito di Haider),Forza Nuova o Fiamma Tricolore.
Esempi di partiti conservatori di destra (pur con tutte le loro diversità) i Repubblicani americani,i Conservatori inglesi,i gollisti,AN.
E alla fine del mio post dicevo che per i liberali mentre è oggettivamente difficile (per non dire impossibile) una convergenza con forze politiche che hanno una concezione statlista (a prescindere dal carattere di questo statalismo),mentre con i conservatori (che condividono l'idea di uno Stato dal peso ridotto) è possibile un'alleanza.
Certo,c'è la questione dei temi etici,ma ho indicato Sarkozy e Giuliani come esempi di leader in grado di realizzare compromessi proficui per entrambi e soprattutto vincenti.

"Ma le posizioni antiamericane ed antisioniste nel MSI sono sempre state minoritarie, come ben raccontate da parecchi libri:da Fascisti Immaginari di Lanna e C.; a La Destra e gli Ebrei, di Gianni Scipione Rossi; a Neofascisti ! e La Fiamma e la Celtica, entrambi di Nicola Rao."
Ammetto di non conoscere benissimo la storia del vecchio MSI.
Cercherò di approfondire l'argomento.

Federico Zuliani ha detto...

Caro socio, io invece la conosco perchè certi libri non li ha letti solo Vandea Italiana...

E a lui voglio subito dire che posizioni come "Ho sempre pensato che essere di Destra significhi essere differenti in tutto e per tutto dalla sinistra" non vuol dire proprio niente. Se poi vogliamo rinvangare la questione su chi possa dirsi di Destra beh, innanzitutto direi che sarebbe più corretto parlare di "Destre", al plurale. E cmq, tra queste non può essere incluso il fascismo e i suoi derivati. Se vogliamo parlare di Destra, almeno per quanto riguarda l'Italia, la "paternità" va assegnata a Cavour e ai suoi "discendenti", ossia quella che viene definita "Destra Storica". Una destra liberale, liberista, anticlericale, ecc. A destra possono essere collocati i (liberal)conservatori (e quindi oggi AN ci rientra abbastanza), non certo i nazionalsocialisti et similia. Il Fascismo non è mai stato di Destra o Sinistra (dalla quale peraltro nasce...), e anzi è nato anche in risposta (contrapposizione) alla crisi dell'Italia Liberale (giolittiana per intenderci). L'MSI stesso nacque al di fuori di ogni "collocazione geografica", e ci furono intensi dibattiti interni sulla collocazione destrorsa. Alla fine prevalse qualcosa di simile al tuo discorso, ossia "di destra = contrario alla sinistra". Ma l'equazione ha sempre quadrato poco: l'ala antisionista e antiamericana non era certo marginale nell'MSI, come di contro c'erano a sinistra fieri iperamericani come il PRI o il PSDI di allora. E in ambito economico l'MSI si è sempre rifatto alla Carta di Verona della RSI, in cui a farla da padrona è il socialismo vecchio stampo.

E cmq non è simpatizzando per l'America che si è liberali-liberisti-libertari.
Uno può simpatizzare x l'America perchè vi si trova anche una certa visione totalizzante della religione (Bush ne è un esempio), piuttosto che per la sua notoria propensione alle cosiddette "libertà civili" (vedi Giuliani, uomo "legge e ordine" ma pro-aborto e pro-staminali".

E' proprio il caso di dire "non facciamo di tutta un'erba un Fascio"... :)

P.S.x Gohan: complimenti x la pubblicazione del post su "Legno Storto"!!! "La Fiamma e la Celtica" te lo presterò io...

Federico Zuliani ha detto...

Ah, Gohan, approfitto della discussione particolarmente partecipata x farmi un po' di "pubblicità":

http://zulieofficial.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Ciao,grazie per l'ottimo intervento!

"complimenti x la pubblicazione del post su "Legno Storto"!!! "La Fiamma e la Celtica" te lo presterò io..."
Ok!:-)
Così avrò modo di approfondire l'argomento e di replicare in modo adeguato...

"approfitto della discussione particolarmente partecipata x farmi un po' di "pubblicità":

http://zulieofficial.blogspot.com"

Figurati!
Fa pure...

Anzi,lancio un invito...
Mi raccomando,visitate il suo blog!