domenica 16 marzo 2008

CANDIDATURE...

Scorrendo le liste dei candidati presentate dal Popolo della Libertà (Pdl) una piacevole sorpresa è rappresentata dalla presenza di Souad Sbai, presidente dell'ACMID-DONNA (l'associazione delle donne marocchine in Italia), caporedattrice del giornale nazionale in lingua araba “Al Maghrebiya” e membro della Consulta sull’Islam italiano.

Molto più numerose sono invece le sorprese negative. La delusione più grande deriva dal trattamento riservato alle personalità dell'area laico-liberale, che è stata duramente penalizzata. Saltano infatti all'occhio le mancate candidature di Daniele Capezzone, Alfredo Biondi, Dario Rivolta, Egidio Sterpa, Antonio Del Pennino e Lino Jannuzzi.

Queste sono le dichiarazioni rilasciate da alcuni degli esclusi:
«(...)Non mi dolgo del fatto che dopo 9 legislature e data la mia età avrei anche il dovere/diritto di stare a casa. Ma almeno la comunicazione avrebbero dovuto darmela prima. Anche perché Berlusconi, dopo avermi affidato il compito di riunire i laici con una riunione ad Arcore dove hanno partecipato Costa, Sterpa e altri liberali, al grido di “mandiamo a casa Prodi”, alla fine ha mandato a casa me. Risultato: i laici sono spariti e a me non hanno nemmeno dato il piacere dell’autodecisione»
(Alfredo Biondi)

«L’operazione si riassume posando l’occhio sulla Lombardia dove il Pdl candida come capolista alla Camera il presidente della Compagnia delle Opere e Formigoni al Senato, mentre a Roma l’ex portavoce del Family day. La sostanza è che hanno salvato i finti laici, i travé della Chiesa e chi si è messo la laicità prima sbandierata sotto le scarpe. A cominciare dai socialisti di FI (...) Lo stesso Biondi si è fatto illudere nel momento in cui è stato nominato presidente del Consiglio nazionale di FI che si è rivelato una vera e propria farsa. La scarsa presenza di voci laiche mi preoccupa alla stessa stregua dell’aumento dei confessionalisti. E proprio quando l’esempio spagnolo dimostra che la posizione di rottura con i laici è perdente»
(Dario Rivolta)

Isabella Bertolini, che commentando la proposta di facilitare l'accesso alla pillola contraccettiva dichiara «Facilitare un uso scriteriato impedisce la maturazione sessuale» invece c'è.
Purtroppo.

Ci sarebbe (usando un eufemismo) di che essere perplessi.
Il professor Alessandro Campi, che insegna Storia delle dottrine politiche presso l'Università di Perugia, in una recente trasmissione descrivendo la funzione che secondo lui dovrebbero avere i parlamentari ha affermato:
«Oggi i parlamentari hanno una funzione tecnica che nella maggior parte dei casi è spingere un bottone. Io, una personalità che sia veramente tale, veramente indipendente, non ce la manderei in Parlamento. In questo Parlamento servono persone fedeli, capaci di star sedute anche per 15 ore»
Questa sua opinione sembra essere condivisa anche dal leader del Pdl, Silvio Berlusconi:
«In Parlamento chi lavora sono trenta persone, tutte le altre devono essere lì, leali, e devono essere presenti dalle nove di mattina alle nove di sera. Se ce ne sono troppi bravi fanno a pugni tra loro, perchè su un argomento vogliono parlare in tre, quattro o cinque. Quindi è molto meglio averne uno e la riserva e basta. Questo ho imparato in questi anni»

Il Parlamento dei sogni è dunque un Parlamento composto da uno sparuto manipolo di individui pensanti e da un'accozzaglia di yes men idioti e stakanovisti che votano come automi quello che gli viene detto di votare senza porsi alcuna domanda e senza farsi promotori di alcuna iniziativa.
Beh, se le cose stanno così allora non c'è assolutamente niente di cui stupirsi, le liste risultano essere perfettamente funzionali rispetto allo scopo per le quali sono state concepite.
Un plauso a chi le ha stilate.

4 commenti:

il Ratto dello spazio ha detto...

in effetti si è fatto un gran parlare delle varie gaffes di berlusconi,
come al solito non tenendo in conto che tali non sono trattandosi di studiatissime provocazioni che vellicano il suo elettorato e mandano nella più completa confusione gli avversari,
mentre la cosa veramente grave che ha detto è stata quella sugli yes men che vuole in parlamento.
il dissenso politico, soprattutto all'interno di un partito di maggioranza,
è sempre stato uno dei migliori rimedi per garantire la tenuta di una democrazia.
il passaggio sucecssivo è evitare le elezioni e comporre i parlamenti sulla base di semplici sondaggi?

Anonimo ha detto...

Benvenuto sul mio blog!
"la cosa veramente grave che ha detto è stata quella sugli yes men che vuole in parlamento.
il dissenso politico, soprattutto all'interno di un partito di maggioranza,è sempre stato uno dei migliori rimedi per garantire la tenuta di una democrazia."
Infatti...

"il passaggio sucecssivo è evitare le elezioni e comporre i parlamenti sulla base di semplici sondaggi?"
Inizio a temere che qualcuno ci stia pensando...

Federico Zuliani ha detto...

Anch'io sono contento per la presenza della presidente delle donne marocchine e dispiaciuto x le esclusioni liberali.

Una "interpretazione" sulla Bertolini: se con "maturità sessuale" voleva dire che sarebbe meglio starci attenti prima piuttosto di dover ricorrere a traumatici rimedi dopo, non si può non darle ragione. Se invece si tratta della solita sparata clerico-oscurantista, allora è giusto indignarsi.

Anonimo ha detto...

"Una "interpretazione" sulla Bertolini: se con "maturità sessuale" voleva dire che sarebbe meglio starci attenti prima piuttosto di dover ricorrere a traumatici rimedi dopo, non si può non darle ragione. Se invece si tratta della solita sparata clerico-oscurantista, allora è giusto indignarsi."

Valutazione condivisibile.
E' che alla luce di alcune sue precedenti dichiarazioni purtroppo temo l'interpretazione giusta sia la seconda...