Questo inizio di luglio ha visto un grande attivismo da parte delle gerarchie cattoliche e in particolare da parte del Pontefice Benedetto XVI.
Prima c'è stata la reintroduzione della possibilità di celebrare la messa in latino, mentre nei giorni seguenti la Congregazione per la Dottrina della Fede ha diffuso un documento nel quale si afferma che «la Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa cattolica», sottointendendo che quella cattolica è l'unica Chiesa autentica, fatto che ha scatenato le proteste di ortodossi, copti e protestanti.
Riguardo il primo punto (la reintroduzione del latino), premesso che la Chiesa cattolica, al pari di qalunque altra organizzazione privata, ha tutto il diritto di organizzare la propria attività come meglio crede, rimango perplesso; se la missione che la Chiesa si prefigge è quella della salvezza dell'umanità attraverso la diffusione della parola di Dio e del Cristo, è naturale pensare che si cerchi di fare in modo che il messaggio divino sia annunciato nella forma più accessibile e comprensibile, poichè lo scopo appunto è quello che esso arrivi al maggior numero di persone possibile, e la scelta del latino decisamente mal si concilia con questa ottica.
E' vero che per secoli il latino è stata la lingua ufficiale della Chiesa, ma questo è un retaggio dell'Impero romano; quando i primi cristiani predicavano utilizzare la lingua latina era il modo migliore per diffondere il loro messaggio, ora non più.
Nei Testi Sacri non viene affermato da nessuna parte che il latino è una lingua sacra, per i primi cristiani era semplicemente la lingua più funzionale alla loro missione; reintrodurre il latino in nome di una tradizione fine a sè stessa che non tiene conto dell'obiettivo principale, ovvero rendere il messaggio che si afferma essere salvifico accessibile e comprensibile a tutti per poterlo diffondere in modo più efficace, mi sembra assai discutibile.
Per quanto riguarda il secondo punto (il documento diffuso dalla Congregazione della Dottrina della Fede) esprimo tutta la mia contrarietà.
Affermare che quella cattolica è l'unica vera Chiesa è un atto completamente arbitrario.
Prima c'è stata la reintroduzione della possibilità di celebrare la messa in latino, mentre nei giorni seguenti la Congregazione per la Dottrina della Fede ha diffuso un documento nel quale si afferma che «la Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa cattolica», sottointendendo che quella cattolica è l'unica Chiesa autentica, fatto che ha scatenato le proteste di ortodossi, copti e protestanti.
Riguardo il primo punto (la reintroduzione del latino), premesso che la Chiesa cattolica, al pari di qalunque altra organizzazione privata, ha tutto il diritto di organizzare la propria attività come meglio crede, rimango perplesso; se la missione che la Chiesa si prefigge è quella della salvezza dell'umanità attraverso la diffusione della parola di Dio e del Cristo, è naturale pensare che si cerchi di fare in modo che il messaggio divino sia annunciato nella forma più accessibile e comprensibile, poichè lo scopo appunto è quello che esso arrivi al maggior numero di persone possibile, e la scelta del latino decisamente mal si concilia con questa ottica.
E' vero che per secoli il latino è stata la lingua ufficiale della Chiesa, ma questo è un retaggio dell'Impero romano; quando i primi cristiani predicavano utilizzare la lingua latina era il modo migliore per diffondere il loro messaggio, ora non più.
Nei Testi Sacri non viene affermato da nessuna parte che il latino è una lingua sacra, per i primi cristiani era semplicemente la lingua più funzionale alla loro missione; reintrodurre il latino in nome di una tradizione fine a sè stessa che non tiene conto dell'obiettivo principale, ovvero rendere il messaggio che si afferma essere salvifico accessibile e comprensibile a tutti per poterlo diffondere in modo più efficace, mi sembra assai discutibile.
Per quanto riguarda il secondo punto (il documento diffuso dalla Congregazione della Dottrina della Fede) esprimo tutta la mia contrarietà.
Affermare che quella cattolica è l'unica vera Chiesa è un atto completamente arbitrario.
"I Cristiani credono nel Dio della Bibbia e negli insegnamenti di suo figlio,Gesù Cristo,che secondo le Sacre Scritture è stato mandato sulla Terra per salvare gli uomini. Poichè Gesù Cristo ha incaricato Pietro di fondare la sua Chiesa,e poichè Pietro è stato il primo Papa,quella cattolica non può che essere la vera Chiesa"
Questa è l'obiezione che ho sentito fare più spesso.
Apparentemente è inattaccabile.
Per i cattolici il Pontefice è la massima autorità religiosa.
Scorrendo la lista dei Papi a ritroso si arriva fino a Pietro, e poichè Pietro era il discepolo prediletto di Gesù Cristo questa continuità storica sarebbe la prova incontestabile che il cattolicesimo coincide con il messaggio originale predicato da Gesù.
Questo sarebbe vero se gli insegnamenti di Gesù fossero stati tutti raccolti in un unico testo da lui scritto e se avesse incaricato Pietro di tramandarli fondando una struttura gerarchica nella quale i suoi successori avrebbero goduto di un primato su tutti gli altri fedeli e di un'infallibilità di origine divina.
Le cose però non sono andate così, e lo sviluppo storico del cristianesimo è un fenomeno complesso e molto meno lineare di quello che la maggior parte delle persone ritiene.
Gesù di suo pugno non ha scritto nulla.
I quattro Vangeli che noi conosciamo (Matteo, Marco, Luca e Giovanni) non sono gli unici esistenti; durante gli albori del cristianesimo giravano decine di Vangeli (la maggior parte dei quali è andata persa), ed il canone del Nuovo Testamento viene fissato solamente durante il corso del IV secolo d.C. (anche se per la sua ufficialità bisognerà attendere il Concilio di Trento del 1546).
La dottrina cattolica nasce con le decisioni adottate durante il primo Concilio di Nicea, che si svolge nel 325 d.C. (dunque un bel po' dopo la morte di Cristo!) per volontà dell'imperatore Costantino, che è animato da motivazioni politiche (porre termine alle dispute fra le varie "correnti" cristiane e sfruttare la nuova religione per ridare vigore ad un impero in decadenza), e già nel corso dei primi secoli la maggior parte dei dogmi adottati dalla Chiesa non fa riferimento a disposizioni o precetti contenuti all'interno della Bibbia.
Dunque, ricapitoliamo.
Gesù predica, ma non scrive in prima persona.
Fra decine di testi vengono scelti, secondo un criterio umano, alcuni libri da un elenco sterminato che vengono definiti canonici.
L'interpretazione di quei testi non è comunque univoca, ma nel corso dei secoli dà adito a scontri e divisioni.
Durante il quarto secolo le faide tra i cristiani vengono superate da un concilio (che determina la nascita della Chiesa che conosciamo) convocato da un imperatore per motivi politici e all'interno del quale va in atto uno scontro simile alle odierne battaglie politiche, con fazioni che escono vincenti e fazioni che escono sconfitte.
A questo aggiungiamo che la gerarchia ecclesiastica è un'invenzione umana (Gesù non ne fai riferimento), che già a partire dal credo niceno (evento che segna la nascita della Chiesa cattolica) la maggior parte dei dogmi non fa riferimento ai Testi Sacri e che l'infallibilità papale è anch'essa un dogma extratestuale che viene proclamato nel 1870.
Ovviamente io non sono in grado di stabilire se esista o meno un Dio, se questo Dio si sia manifestato agli uomini oppure no, e nel caso esista, si sia manifestato agli uomini e sia quello descritto dalla Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) quale fra le interpretazioni della sua parola che vengono date dalle varie confessioni cristiane sia quella corretta.
Quello che però so è che alla luce di quanto ho scritto affermare da parte della gerarchie cattoliche per mezzo della Congregazione della Dottrina della Fede che quella cattolica è l'unica vera Chiesa e che incarna appieno il messaggio di Cristo sulla base di una supposta continuità storica è un modo alquanto semplicistico e superficiale di affrontare questioni di grande fascino e importanza.
In buona sostanza la definirei una fragorosa caduta di stile che un'istituzione come la Chiesa cattolica poteva (e doveva!) evitare.
15 commenti:
io spero che il ritorno al latino metta un pò in chiaro al resto dei credenti la situazione, ma ne dubito di quel pòpò
Mi sa che purtroppo i tuoi dubbi sono fondati..
Ne dubito un popò anche io!:-)
Ho letto che alcuni hanno accolto la cosa addirittura con toni entusiastici..
Francamente non riesco a capirne il motivo..
non prendertela a male se ti dico che questo post è così pieno di inesatezze che evidenziarli tutti richiederebbe un commento lungo un braccio. facciamo così, ti lancio solo una provocazione: ti sembra mai possibile ridurre a quattro rapide e superficiali argomentazioni una questione così complessa come 2000 anni di storia ecclesiale?
ciao
oops, mi è rimasta nella penna una 's' a 'inesattezze'.
Per Hoka Hey:
"ti lancio solo una provocazione: ti sembra mai possibile ridurre a quattro rapide e superficiali argomentazioni una questione così complessa come 2000 anni di storia ecclesiale?"
Certo che no!!
Ovviamente si tratta di una questione assai complessa la cui analisi richiederebbe uno spazio enorme,cosa che non è possibile fare in un blog senza annoiare i lettori..
Ma appunto perchè si tratta di una questione complessa sulla quale ci sarebbe molto da dibattere sono rimasto basito dal fatto che la Chiesa cattolica abbia liquidato la questione circa l'interpretazione corretta del messaggio di Cristo con un semplice documento nel quale s afferma che quella cattolica è l'unica vera Chiesa e liquidando l'intero movimento protestante come una non-Chiesa perchè non vengono contemplati sacerdozio ed eucarestia..
Una questione così delicata non può essere certamente affrontata e risolta nel post di un blog,ma nemmeno da un singolo documento redatto dalla Congregazione della Dottirna della Fede..
Comunque non me la prendo a male se qualcuno ha idee diverse dalle mie,ho deciso di aprire un blog appunto per confrontarmi con gli altri!
Che gusto ci sarebbe a parlare sempre con persone che la pensano solo come te?
L'importente è che il confronto sia civile ed educato..
E se nel tuo blog hai scritto post sullo stesso argomento ma di segno opposto al mio li vengo volentieri a leggere..
il richiamo del papa vuole in realta' aggregare e unire tutti i cristiani, affinche' non siano disperse le verita' e la pace cristiana, per evitare che siano nuovi barbari a dettare le regole.
le prospettive temporali sono molto diverse da quelle della politica, che in questi casi dovrebbe tacere.
Vabbè...
Io lo trovo normale. Nel senso che chiunque tira acqua al suo mulino e dice che la sua religione è quella giusta. Mi sarei stupito se il papa o la congregazione della dottrina della fede avesse detto che la chiesa giusta è un'altra.
A quel punto che avrebbero fatto?
Si convertivano???
Caro Gohan,
il post è bello ma le pretese vaticane non meritavano forse tanto sforzo.
Basterebbe pensare che abbiamo a che fare con una chiesa che ritiene il suo capo infallibile in fatto di dottrina. Già questo, oltre a metterci di buon umore, facendoci fare qualche sorriso, basterebbe a chiudere ogni possibile discussione.
Un uomo infallibile, manco fosse un semidio...fede nel loro preteso Cristo, o nel loro Capo supremo?
Di che cosa vuoi discutere, cosa vuoi argomentare, loro già sanno tutto, conoscono Verità etiche immutabili, eterne, di cui sono gli unici depositari. Solo loro sanno interpretare i testi sacri, in modo veritiero e infallibile.
Se proprio volevi dedicargli un po' avresti dovuto scrivere poche parole, tipo: "Non è vero, il mio Dio lava più bianco!"
Scusami per il commento un po' antipatico ;-)
Nei Testi Sacri non viene affermato da nessuna parte che il latino è una lingua sacra,per i primi cristiani era semplicemente la lingua più funzionale alla loro missione; reintrodurre il latino in nome di una tradizione fine a sè stessa che non tiene conto dell'obiettivo principale,ovvero rendere il messaggio che si afferma essere salvifico accessibile e comprensibile a tutti per poterlo diffondere in modo più efficace,mi sembra assai discutibile
Come dice uno che conosco ;-) la domanda è già nella risposta... vuoi mettere il fascino ieratico della lingua sconosciuta durante la liturgia? Chi non ha mai, almeno da piccolino, pensato che qualcosa non tornava nel discorso dell'agnello di Dio (per tacere del fin troppo famoso cammello), e finanche nelle canzoncine di Natale ove la metrica costringeva ad una pausa blasfema mentre si cantava "pargol di...vin?".
Grazie signore grazie, che il latino non si studia più, e che la messa in latino (a discrezione del parroco) non porrà più questi dubbi (e, per la verità, neanche saremo in grado di accorgerci se il parroco ha fatto qualche svarione).
Chi non ha mai playbeccato la sua canzone preferita in inglese tedesco francese spagnolo senza avere la minima cognizione di ciò che significasse? Però, dai, vuoi mettere...
Solo una domanda:
Ma anche il sermone (cioè, la predica, insomma, non so come si chiama, quella fase in cui il sacerdote discute il passo del Vangelo appena letto) viene fatto in latino? Ahia... :-((
"I Cristiani credono nel Dio della Bibbia (...) quella cattolica non può che essere la vera Chiesa"
Questa è l'obiezione che ho sentito fare più spesso.
Apparentemente è inattaccabile.
Per la verità è attaccabilissima. Se io mi alzo domattina e dico che quel papavero rosso che ho in mano è nero, e poi fondo una sorta di tradizione che sostiene che quel coso è nero, mica significa che lo diventa.
Sarà vera per loro. Per qualcun altro di sicuro no. Disgraziatamente qualcun altro continuerà a vederlo rosso.
Anche tradotto in latino.
;-))
Questo è il grosso guaio insito nel proselitismo: la presunzione della Verità assoluta e l'esclusione di tutti gli altri.
Benché la Chiesa cattolica in questi ultimi 40 anni abbia fatto qualche passo avanti, su questo temo non potrà muoversi più di tanto. Altrimenti verrebbe a cadere tutta la sua ragione di esistenza. Così ogni piccolo miglioramento sarà "compensato" da una grossa retrocessione
x LibertyFighter:
visto che qualche volta non siamo d'accordo?:-)
A parte gli scherzi..
E'chiaro che nel momento in cui una persona decide consapevolmente di aderire ad una religione lo fa perchè
è convinta che sia quella autentica,quello che non mi pare corretto è invece "scomunicare" di fato tutti gli altri..
E' normale che un cattolico pensi che all'interno del cristianesimo il cattolicesimo sia l'interpretazione corretta della parola di Cristo,ma che i vertici ecclesiastici mediante un documento ufficiale affermino pubblicamente -tra le altre cose- che l'intero movimento protestante è una non-Chiesa mi lascia molto più che perplesso..
Ritengo che nei rapporti fra le varie confessioni religiose anche la forma abbia la sua importanza..
Anche se divise da questioni dottrinale non secondarie la tendenza fra le varie confessioni che si richiamano al cristianesimo era comunque quella del rispetto reciproco e della coesistenza pacifica..
In questo senso il documento della Congregazione per la Dottrina della Fede non dico che ci riporti ad un clima seicentesco di guerra di religione,però mi sembra quanto meno un'uscita azzardata compiuta dai vertici ecclesiastici e comunque in controtendenza rispetto alla politica precedentemente seguita,ovvero quella dell'ecumenismo..
per Illaicista:
figurati,non ti devi scusare..
Il tuo commento non era così antipatico!:-)
Ho cercato di scrivere un post il più argomentato possibile perchè anche chi non la pensa come me potesse dialogare..
Hoka Hey ha scritto che è pieno di inesattezze ma non le ha indicate..
Ti ringrzio per aver scritto che è un bel post,detto da te che sei un maestro dell'argomento è un gran bel complimento!
per Squitto:
"Grazie signore grazie, che il latino non si studia più, e che la messa in latino (a discrezione del parroco) non porrà più questi dubbi (e, per la verità, neanche saremo in grado di accorgerci se il parroco ha fatto qualche svarione).
Chi non ha mai playbeccato la sua canzone preferita in inglese tedesco francese spagnolo senza avere la minima cognizione di ciò che significasse? Però, dai, vuoi mettere..."
Sono pienamente d'accordo!
Se non sbaglio è la prima volta che vieni sul mio blog,vero?
Allora e doveroso che io ti dia il benvenuto!:-)
per Marcobiondo:
"il richiamo del papa vuole in realta' aggregare e unire tutti i cristiani, affinche' non siano disperse le verita' e la pace cristiana, per evitare che siano nuovi barbari a dettare le regole."
Capisco quello che vuoi dire,immagino che tu ti riferisca al fondamentalismo islamico..
Sicuramente si tratta di un pericolo grave e reale,ma sono convinto che non lo si sconfigga contrapponendogli una sorta di fondamentalismo cristiano..
per Esperimento:
"Questo è il grosso guaio insito nel proselitismo: la presunzione della Verità assoluta e l'esclusione di tutti gli altri."
Hai centrato il punto.
thx del benvenuto; non è la prima volta che passo, ma è la prima volta che commento.
A presto
:))
Ilpunto
A me preoccupa il rigurgito integralista presente in molte confessioni religiose. Poi ovviamente non si possono paragonare gli interventi del Papa con altri integralismi. Però non sono mai riuscito a capire per quale motivo debbano esserci delle ortodossie che tracciano la strada dell'unico modo giusto di essere religiosi. La cosa divertente è che ne esistono tante, quindi "la giusta via" sono un'infinità di vie possibili. Invece l'aspetto inquietante è che davvero c'è tanta gente che ritiene che la propria sia l'unica praticabile e che tutti dovrebbero seguirla. Personalmente ho la mia strada e vale solo ed esclusivamente per me. Ne parlo volentieri e mi confronto, ma non potrei mai imporla, essendo oltretutto qualche cosa di intimo, appartiene alla mia storia e maturazione personale.
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