venerdì 6 luglio 2007

IN DIFESA DEL WRESTLING

Dopo la sconvolgente vicenda che ha visto protagonista il wrestler canadese Chris Benoit, uno degli atleti di punta della WWE, che si è suicidato tra le mura della sua abitazione dopo aver ucciso la moglie ed il figlio, la rete televisiva Italia1, che detiene i diritti in chiaro per l'Italia del programma "WWE Smackdown!" ha comunicato, per bocca del suo direttore Luca Tiraboschi, l'intenzione di sospendere il wrestling dal palinsesto dell'emittente.
Queste sono le parole utilizzate da Tiraboschi:
"Lo abbiamo deciso nel rispetto del pubblico dei più piccoli,non si può correre il rischio di confondere la realtà con la fantasia.
(...)il wrestling su Italia Uno l’ho portato io, e quindi non ho mai dubitato della bontà della scelta. E penso che finora fosse innocuo, al pari delle commedie di Bud Spencer e Terence Hill. Finché si tratta di botte tra personaggi al confine tra i supereroi dei fumetti e i protagonisti dei cartoni animati, mi sembra che si rientri nei giusti canoni dello spettacolo e del divertimento.
(...) quando la cronaca nera più efferata contamina la nostra proposta, allora Italia Uno non ci sta più. Benoit era un idolo dei bambini, e non si può continuare a mostrare uno spettacolo in cui uno dei protagonisti ha ucciso moglie e figlio."

Premesso che un direttore di rete ha tutto il diritto di sospendere un programma, quello che mi chiedo è: se per caso un calciatore avesse ucciso in modo efferato i propri familiari qualcuno avrebbe forse decretato la sospensione immediata del campionato o le reti televesive che ne detengono i diritti avrebbero forse stracciato i contratti televisivi sottoscritti?
La risposta ovviamente è no.
Il macabro episodio di cronaca nera che ha coinvolto Chris Benoit dovrebbe rimanere confinato nella sfera del privato, e non ne dovrebbe pagare le conseguenze un intero movimento.
Il punto è che sul wrestling pende da sempre un pregiudizio di tipo moralistico, in virtù del quale viene ritenuto uno spettacolo diseducativo e violento, e che come tale andrebbe abolito.
-E' finto.
Non è del tutto vero...
E comunque la sua funzione è quella di divertire gli spettatori, e se questo scopo viene raggiunto che importanza ha la prsenza o meno di un copione?
Per molti mettersi in poltrona e guardare il wrestling non è molto diverso che guardare un film in dvd...
-E' violento.
Perchè, sport veri, seri e rispettati come la boxe, la lotta libera o la kickboxing forse non lo sono?
-E' diseducativo, specialmente per i più piccoli.
Innanzi tutto c'è la convinzione che il wrestling sia guardato quasi esclusivamente dai bambini, il che non è assolutamente vero, basterebbe recarsi a guardare uno spettacolo dal vivo per rendersene conto.
E poi dipende sempre dallo spirito con cui uno lo guarda.
Ovviamente è compito di un adulto impedire che un bambino di 5 anni lo guardi da solo e insegnargli a non prenderlo troppo sul serio.
Se un bambno di quell'età venisse irresponsabilmente "parcheggiato" davanti alla tv senza controllo e gli capitasse di vedere un inontro di pugilato ed il giorno dopo a scuola per spirito di imitazione prendesse a pugni un compagno la colpa non sarebbe certo del pugilato.
Anche le immagini del telegiornale ad un bambino vanno spiegate, ma questo non vuol dire che i telegiornali siano diseducativi!

Il nodo centrale è che molto spesso sui media vengono riversate aspettative e responsabilità sproporzionate rispetto alle loro finalità, e se si inizia a cadere in una spirale di tipo moralistico-censorio che in nome di finalità messianiche come la pretesa di "plasmare" l'opinione pubblica e più in generale la società sulla base di non meglio specificati valori e principi le conseguenze possono essere molto gravi.
Limitazione della creatività, della libertà di espressione e di pensiero...
Sotto la scure del perbenismo ipocrita rischiano via via di soccombere gli sport "violenti", i film che non siano prettamente "culturali", i videoclip musicali, i riferimenti al sesso, i videogiochi...
Insomma, ancora una volta il problema è sempre uno: fronteggiare l'attacco di chi vorrebbe ridurre la nostra libertà.
Da più parti si richiedono con sempre maggiore insistenza crociate di tipo moralistico, che in ambito televisivo credo lascerebbero in vita le previsioni del tempo e poco altro...
Ovviamente da liberale convinto è un'ipotesi che ripugno!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido totalmente.

Anonimo ha detto...

Sono una ragazza di Torino appassionata di Smackdown.
Lo so che può sembrare incredibile ma lo show (perchè si tratta solo di questo) era un momento di
divertimento e rilassatezza!
Non bisogna certo confondere la realtà con la fantasia e, proprio per questo, non si può fare "di
tutta un'erba un fascio".
Non tutti i wrestler sono ..... ASSASSINI! In ogni cosa c'è del buono e del marcio per cui NON SI
DEVE GENERALIZZARE!
I genitori devono spiegare ai loro figli come stanno le cose ed aiutarli a capire anche se, mi
rendo conto, alle volte i ragazzini sono più intelligenti degli adulti.
La mia proposta è quella di spostare la trasmissione ad un orario "protetto" in modo che i minori
siano tutelati.
Non facciamo i bacchettoni e l'unico paese al mondo che ha bandito questo show!!
SPERO IN UN RIPENSAMENTO!!

Barbara (Torino)

Anonimo ha detto...

Che fine hai fatto, sei al mare? ;-)

Anonimo ha detto...

x Illaicista: magari!:-)
In parte la mia latitanza è dovuta a motivi di studio e in parte ad una connessione internet che da un paio di settimane funziona un giorno sì e uno no!
Ho pure chiamato il servizio di assistenza,ma qui le cose non migliorano!

x Barbara:
innanzi tutto ti chiedo scusa per il ritardo con il quale ti rispondo..
"lo show (perchè si tratta solo di questo) era un momento di
divertimento e rilassatezza!
Non bisogna certo confondere la realtà con la fantasia"
Direi che hai capito in pieno il significato del mio post..
Il wrestling è una recita colorata,folkloristica e ben confezionata che ha lo scopo di divertire gli spettatori..
Per molti guardare il wrestling è un passatempo piacevole e rilassante come guardare un film disimpegnato,magari di azione o di fantascienza..
I colpi che si vedono su un ring non sono concettualmente diversi dalle esplosioni che si vedono in un film..
Come ho scritto il problema è che i
genitori molto spesso parcheggiano i figli davanti alla tv disinteressandosi completamente della loro educazione,salvo poi lamentarsi e cercare capri espiatori ovunque (media,scuola,ecc..)..
Per un bambino è molto piu scioccante vedere immagini di violenza vera trasmesse da un qualunque tg..
La soluzione non è censurare,ma spiegargliele..
Purtroppo invece c'è sempre chi,dichiarandosi animato dalle migliore intenzioni,cerca di arrogarsi il diritto di decidere che cosa sia lecito trasmettere e che cosa no,con lo scopo di plasmare il pensiero degli individui..

Per quanto riguarda Smackdown! spero anche io in un ripensamento,ma purtroppo non sono molto fiducioso..

Federico Zuliani ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Federico Zuliani ha detto...

Caro socio, hai esposto molto bene il problema, e la tua analisi mi piace proprio! Tant'è che, se non ti dà fastidio, la linkerei nel forum di WW.it, oltre che su
http://freakzwrestling.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Nessun fastidio,anzi...
Linka pure!!