sabato 12 maggio 2007

IL RAPPORTO TRA STATO E RELIGIONE VISTO DA UN LIBERALE

Come ho scritto in uno dei miei primi post questo è un blog di ispirazione liberale.
Il liberalismo è la dottrina filosofico-politica che mette al centro di tutto l'inidividuo ed i suoi diritti, stabilendo che ogni persona gode di una sfera di libertà che non può essere scalfita da nessuno e che ogni persona ha il diritto di compiere ogni azione desideri a patto che questo non rechi danno ad altri o che non impedisca ad altri della possibilità godere degli stessi diritti di cui ha goduto l'individuo in questione; il liberalismo si fonda sulla libertà di scelta, non ha la pretesa di stabilire che cosa è giusto o che cosa è sbagliato e non vuole omologare il pensiero degli individui.
John Locke, uno dei padri del liberalismo, nella sua "Lettera sulla tolleranza" (scritta nel 1689) indica con precisione quelle che a suo giudizio dovrebbero essere le finalità dei governi (che nella loro azione non possono ledere i diritti fondamentali dell'individuo, riassumibili nella triade vita, proprietà e libertà) distinguendole da quelle delle Chiese (ma potremmo tranquillamente sostituire questo termine con un più generico "religioni"), che consistono nel "conseguimento della vita eterna".
Sulla base di questa distinzione Locke formula la sua dottrina della tolleranza, che consiste nella rigida separazione tra Stato e Chiesa e nella distinzione tra il concetto di "fede" e quello di "ragione". Locke afferma inoltre che visto che è impossibile stabilire in modo certo ed incontestabile quale sia la religione "autentica" la sfera politica non può interferire in quella religiosa e che lo Stato deve quindi tutelare la pluralità delle confessione religiose presenti su un determinato territorio senza privilegiarne una in particolare, ma comportandosi in modo imparziale.
Il vero problema della nostra società è che molto spesso punti di vista parziali vengono elevati a dogmi, a verità assolute, ed estesi a tutti.
Facciamo un esempio:
La Chiesa cattolica stabilisce che la vita inizia fin dal momento del concepimento e che quindi distruggere un embrione equivale ad un omicido.
E' una posizione del tutto legittima.
Quello che non è legittimo è che una legge dello Stato prenda un punto di vista parziale e lo renda vincolante per tutti i cittadini (credenti e non). Se io ad esempio sono ateo o agnostico non si capisce perchè debba essere vincolato a principi religiosi ai quali non credo; altrettanto sbagliato sarebbe però che una legge dello Stato stabilisse l'obbligo di curarsi, cosringendo un credente ad assumere farmaci derivati da cellule staminali embrionali.
Come è presuntuoso che la Chiesa voglia imporre a tutti la visione secondo la quale un embrione è una persona altrettanto presuntuoso sarebbe da parte dello Stato affermare con certezza il contrario; viceversa il liberale non ha la presuzione di essere infallibile e di essere portatore di verità assolute, ma si limita a sostenere la necessità di estendere il più possibile la libertà di scelta.
A scanso di equivoci...
Una Chiesa che non rendesse pubblico il suo pensiero su determinate questioni tradirebbe quella che è la sua missione, ma un conto è indicare ad un credente, in un contesto che consente di scegliere tra più opzioni, quale comportamento adottare per essere coerenti con la fede che si professa, un altro è auspicare una legislazione che impedisca comportamenti che essa ritiene immorali ma che non ledono diritti altrui,restringendo di fatto la libertà di scelta.
Facciamo un altro esempio:
Se secondo la dottrina cristiana il matrimonio è l'unica forma di famiglia accettabile la soluzione non consiste nell'auspicare che non vengano riconosciute le unioni civili, ma nell'indicare ai fedeli quale comportamento tenere all'interno di un quadro che offre più possibilità. Così sono tutelati tutti: chi non crede non è costretto ad osservare principi che non condivide mentre chi crede può usufruire della guida offerta dalle autorità religiose.
I vertici ecclesiastici non dovrebbero mai battersi contro delle leggi che garantiscono la libertà di scelta, perchè la libertà di scelta offre loro la possibilità di svolgere la loro missione; viceversa avrebbero tutto il diritto di insorgere contro lo Stato qualora venissero approvate leggi che restringono la libertà di culto o che costringono i fedeli ad assumere comportamenti contrari alle loro credenze, introducendo di fatto un regime discriminatorio.
In conclusione...
Così come trovo odiose le teocrazie trovo altrettanto odioso l'ateismo di Stato.
Uno Stato non deve cercare di imporre una religione a chi non crede così come non deve cercare di imporre l'ateismo a chi invece crede.
No quindi allo Stato della Chiesa o all'Iran ma anche no all'Urss o alla Cina.
Quello che uno Stato democratico e liberale dovrebbe fare è fissare una "cornice" di principi (di natura universale e non religiosa) volti a garantire la pacifica convivenza di tutti i cittadini e consentire libertà di culto per tutte le religioni che rispettano tali principi, ponendo le varie confessioni religiose in condizione di parità a prescindere dal numero dei fedeli.
Un concetto apparentemente semplice e razionale ma la cui attuazione sembra essere dannatamente difficile!

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Comunque c'è da dire che della feccia fondamentalista indicibile si appropria del liberalismo senza il minimo pudore....
Arriveranno a dirci che Locke era papista.... Anzi, da me qualcuno già lo sta facendo.

Ovviamente per quanto riguarda il post quoto tutto.

www.italianlibertarians.splinder.com

Anonimo ha detto...

Quoto anche io. Però sui diritti dell'embrione la situazione è complicata. Se si considera l'embrione umano, l'aborto è contrario alla triade da te definita. Viceversa, l'aborto è ammissibile. Però non so come dovremmo fare a stabilire una tale verità...

Anonimo ha detto...

O.T. Oh, ma ti sei iscritto a Tocqueville? C'è bisogno di giovani laici liberali!

Anonimo ha detto...

Eccomi qui,ieri la mia connessione internet non voleva saperne di funzionare!

per Jinzo:
sì,ho visto dello scempio che stanno facendo su Locke e Rothbard sul tuo blog..
Per fortuna ci pensa Grendel a mazzularli per bene! :-)

per LiberyFighter:
in effetti per me la questione dell'aborto è sempre stata quella più spinosa..
Ad esempio mi sono sempre stupito del fatto he l'aborto sia stato "socialmente accettato" e l'eutanasia ancora no..
Dal mio punto di vista l'eutanasia presenta mpolti meno problemi..
La mia vita mi appartiene e quindi ho il diritto di decidere per me stesso,mentre con l'aborto poni fine ad una vita come nel caso dell'eutanasia,solo che invece che ecidere per te stesso decidi per una terza persona..
Solo che il feto è all'interno el tuo corpo ed è assai problematica la definizione di "persona"..
E' veramente una questione complessa,forse la più difficile in assoluto da affrontare..
Cmq ribadisco che a rigor di logica
l'eutanasia dovrebbe essere stata accettata prima dell'aborto..

per Ale.Ga.:
benvenuto sul mio blog!
Da quando l'ho aperto ho provato ad iscrivermi,ma senza successo,non riuscivo ad inviare l'iscrizione,per problemi tecnici del sito..
Poi finalmente venerdì la mia iscrizione è stata inviata correttamente,ma devo ancora ricevere l'e-mail con la password!

Anonimo ha detto...

Carissimo, quoto tutto, anche i commenti sull'aborto.
Non sai quanto mi faccia piacere leggere queste cose da una persona di destra...di questi tempi mi sembra un miracolo!

Grendel ha detto...

Ottimo Gohan, ho votato questo post su TQV. Ne attendo altri ;)

Anonimo ha detto...

Ho linkato il tuo post da me.
Ciao.

Anonimo ha detto...

per Illaicista:
"Non sai quanto mi faccia piacere leggere queste cose da una persona di destra...di questi tempi mi sembra un miracolo!"
Forse siamo un po' difficili da scovare,ma ci siamo! :-)
E soprattutto non rinunceremo tanto facilmente alla nostra battaglia per la costruzione di una destra diversa..
Per me non potrebbe essere diversamente,mi sono formato politicamente leggendo "L'indipendente" di Giordano Bruno Guerri!
Grazie per aver linkato il mio post sul tuo blog!

per Grendel:
grazie per aver ricambiato il link,per aver votato il mio post su Tocqueville e.. tranquillo,su questo argomento ne arrivano sicuramente altri! :-)

Anonimo ha detto...

raymond aaron avrebbe pensato lo stesso, ma c'è difficoltà di comprendonio a capire il liberalismo

Anonimo ha detto...

per Alice: puoi dirlo forte! A volte penso in questo Paese noi liberali siamo proprio senza speranza..

Anonimo ha detto...

è molto interessante il post del laicista in questo senso
la libertà è un valore che va perdendosi

Anonimo ha detto...

..e che proprio per questo va difeso con determinzione in modo trasversale
dai liberali presenti in entrambi gli schieramenti!

Anonimo ha detto...

sono d'accordo

(anche con Paris città più bella del mondo, naturallement)

Anonimo ha detto...

Brava! Tra i miei amici sono l'unico a pensarla così,hanno tutti in testa le solite Londra e Barcellona..
Io invece a Parigi spero di andarci ad abitare,magari tra un anno in Erasmus!
..sulla difesa trasversale della libertà e della laicità trovo molto positivo lo scambio di opinioni tra blogger liberali vicini al centrodestra e blogger liberali vicini al centrosinistra..

Anonimo ha detto...

Qualcuno mi ha pure detto di togliere la foto di Parigi dal blog,ma non se ne parla nemmeno!!! :-)